Nell’ambito della nostra Partnership con l’Associazione Puericultrici Italiane, la nostra Dott.ssa Alessandra Giordani, Biologa Nutrizionista, spiega l’importanza di seguire uno stile di vita corretto, un’alimentazione equilibrata, nella delicata fase pre e durante la gravidanza.
Sempre crescente è l’interesse nei confronti del fattore alimentazione nella ricerca del benessere individuale, ed è ormai opinione diffusa che la dieta è la più potente nell’influenzare, nel bene e nel male, lo stato di salute.
Oggi alla parola dieta viene generalmente attribuito un significato errato, legato all’idea di dover limitare l’assunzione di cibo.
Il termine “Dieta” deriva dal greco dìaita e significa vita, stile di vita.
Dunque il comportamento alimentare incide pesantemente su salute e benessere.
Questo è tanto più vero durante la gravidanza, sia per la salute della gestante sia soprattutto per l’impatto che l’alimentazione materna durante la vita intrauterina può avere sulla salute del nascituro durante la vita adulta.
Una sana alimentazione è importante non solo durante la gravidanza ma anche nel periodo precedente, in cui la donna si trova nel periodo così detto “fertile”.
La fertilità è influenzata, tra gli altri fattori, anche dal peso corporeo.
Si possono riscontrare, infatti, problemi a riguardo sia in caso di sottopeso che di eccesso di peso.
Vari studi clinici dimostrano come una adeguata quantità di tessuto adiposo e una corretta distribuzione del grasso corporeo siano fattori che influenzano la possibilità di concepimento, in quanto sono fondamentali per l’insorgenza e la persistenza di regolari cicli mestruali.
Al contrario, un’eccessiva presenza di grasso a livello addominale sembra creare maggiori problemi per la funzionalità riproduttiva della donna dando luogo ad alterazioni endocrino-metaboliche, le quali potrebbero sfociare in uno stato di insulino-resistenza (ridotta sensibilità all’insulina), interferendo negativamente con la funzionalità ovarica; secondo evidenze scientifiche una riduzione del peso del 5-10% riesce a migliorare la fertilità.
D’altra parte, anche le donne sottopeso presentano problemi, soprattutto se il calo di peso è stato troppo repentino, figlio di diete troppo drastiche non equilibrate e senza fondamento scientifico.
È possibile affermare che la dieta mediterranea, integrata in un corretto stile di vita, rappresenta un modello nutrizionale di base anche pro-fertilità. Nel corso della gravidanza, il corpo della donna è sottoposto a fisiologiche variazioni, sicuramente la più evidente è l’aumento ponderale.
A tal proposito studi scientifici ci sottolineano che un’elevata aderenza alla dieta mediterranea prima e durante la gravidanza diminuisce il rischio di avere un aumento ponderale eccessivo durante la stessa.
Inoltre è stato osservato che l’intervento dietetico nelle donne in gravidanza obese può contribuire a limitare l’aumento del peso e ridurre il tasso di diabete gestazionale oltre che di parto cesareo.
Fonti – Articoli scientifici :
- Scott S, Duncan CJ. Nutrition, fertility and steady-state population dynamics in a pre-industrial community in Penrith, northern England. J Biosc Sci 1999;31:505-23
- Van der Steeg JW, Steures P, Eijkemans MJ, et al. Obesity affects spontaneous pregnancy chances in subfertile, ovulatory women. Hum Reprod 2008;23:324-8
- Scott S, Duncan CJ. Nutrition, fertility and steady-state population dynamics in a pre-industrial community in Penrith, northern England. J Biosc Sci 1999;31:505-23
- In . Food Sci Nutr. 2017 Jun 14:1-9. doi: 10.1080/09637486.2017.1330403
- Sherrard A, Platt RW, Vallerand D et al. Maternal anthropometric risk factors for caesarean delivery before or after onset of labour. BOJG2007; 114(9): 1088–1096
Nell’ambito della nostra Partnership con l’Associazione Puericultrici Italiane, la nostra Osteopata Lisa Castiglioni spiega che osteopatia e gravidanza non sono incompatibili, anzi un professionista preparato può supportare le future mamme, alleviando alcuni problemi e migliorando le probabilità di riuscita del parto naturale.
Osteopatia durante la gravidanza
- Quando può essere d’aiuto l’osteopata in gravidanza?
L’osteopata mira a risolvere i disturbi funzionali che possono insorgere durante la gravidanza e alleviare sintomi quali mal di schiena, sciatalgia, dolori alla cervicale, mal di testa, dolori alle gambe, pubalgia, bruciore di stomaco e problemi digestivi. Bisogna sempre ricordare che ogni gravidanza è unica, e ogni donna ha un diverso vissuto e una diversa storia, compito dell’osteopata è dunque valutare caso per caso in modo unico e consentire un migliore adattamento ai cambiamenti indotti dalla gravidanza: posturali, pressori e non solo.
- Un aiuto a prepararsi al parto
Con il suo lavoro l’osteopata individua se vi sono limitazioni della mobilità del bacino e della colonna vertebrale e tramite il trattamento cerca di ripristinare un corretto funzionamento di queste strutture per consentire un parto meno faticoso sia per la mamma che per il bambino. Un trauma sacrale, per esempio, può portare a una non corretta motilità delle articolazioni sacro iliache e del tratto lombo-sacrale, articolazioni importantissime per una buon riuscita di un parto naturale.
Osteopatia dopo il parto
Il trattamento osteopatico ha molti benefici anche nella fase del post-partum. A seconda del tipo di parto l’Osteopata andrà a valutare e trattare diverse strutture che sono state coinvolte dalla dinamica del parto.
- Parto naturale
Quando vi è stato un parto naturale occorre sempre verificare la mobilità del sacro, delle articolazioni limitrofe e dei tessuti adiacenti che sono le aree maggiormente sottoposte a stress durante la fase espulsiva. Questa fase è ricchissima di cambiamenti : abbiamo l’arrivo in casa del neonato, l’allattamento, un radicale cambiamento nei ritmi del sonno, e qui possono sopraggiungere fastidiosi sintomi che possono alleviati grazie al trattamento osteopatico.
- Parto cesareo
Nei casi di parto cesareo può essere d’aiuto nei mesi dopo il parto rivolgersi all’osteopata per verificare che la cicatrice non crei tensioni e non disturbi la postura della neo mamma, oltre a non recare dolori alla paziente.
Il trattamento osteopatico risulta molto efficace nell’attenuazione di aderenze cicatriziali post intervento. È bene ricordare che la cicatrice può essere trattata in seguito alla sua completa cicatrizzazione e non prima.
Occorre sempre ricordare che ogni parto, così come ogni gravidanza, è un evento unico, e può presentare tempistiche, situazioni e quindi adattamenti molto differenti. L’osteopata non ha quindi un protocollo predefinito di trattamenti applicabili alle sue pazienti dopo il parto ma indagherà quali siano state le dinamiche, tempistiche, problematiche del parto e della fase successiva, se vi siano sintomi o meno, per valutare se e come effettuare il trattamento osteopatico dopo una sua valutazione osteopatica.
Fonti – Articoli scientifici :
- Franke et al, Osteopathic manipulative treatment for nonspecific low back pain: a systematic review and meta-analysis. BMC Musculoskeletal Disorders 2014, 15:286
- KL Hensel et al, Pregnancy Research on Osteopathic Manipulation Optimizing Treatment Effects: The PROMOTE Study A Randomized Controlled Trial. Am J Obstet Gynecol. 2015 January
- KL Hensel et al, Acute Improvemente in Hemodynamic control after Osteopathic Manipulative Treatment in the third trimester of pregnancy. Complement Ther Med. 2013 December ; 21(6): 618–626.
- J C Licciardone et al, Osteopathic Manipulative Treatment of Back Pain and Related Symptoms during Pregnancy: A Randomized Controlled Trial. Am J Obstet Gynecol. 2010 January ; 202(1): 43.e1–43.e8.
L’Associazione Puericultrici Italiane si occupa da anni di assistenza alla genitorialità con particolare attenzione alla sfera materno-infantile, sia per quanto riguarda la puericultura moderna, sia in ottica di prevenzione a 360 gradi.
Un lavoro sinergico con le varie branche della medicina quali odontoiatria, osteopatia, nutrizione può aiutare a mantenere il benessere della donna in gravidanza e successivamente del bambino, nei primi anni di vita. Nasce da questi presupposti la collaborazione con BDD Studio Dentistico, che copre con il suo Staff medico tutti questi ambiti.
Il 17 novembre 2017 si terrà in Studio il primo Open Day dedicato alla Puericultura, occasione in cui le future mamme verranno visitate e riceveranno una consulenza gratuita da parte di Odontoiatra, Puericultrice, Osteopata e Nutrizionista. Vi aspettiamo previa prenotazione – RSVP segreteria@bddstudiodentistico.it!
Odontoiatra e gravidanza
Curare l’igiene orale in gravidanza è particolarmente importante, perché durante tutti i nove mesi il cambiamento estroprogestinico agisce sulle fibre muscolari, che aumentano notevolmente di dimensioni per accogliere il feto.
Questa modificazione ormonale non agisce solo sulla mucosa uterina, ma anche sulla mucosa orale; le gengive divengono sensibili e basta una minima quantità di batteri per determinare danni orali spesso anche seri.
Frequenti sono le gengiviti gravidiche che se trascurate possono portare all'”epulide gravidica”, che va rimossa chirurgicamente, oppure alla parodontite che se trascurata può provocare la perdita dell’osso.
Sarebbe quindi opportuno che la gestante si sottoponesse a sedute di pulizia e controllo dal dentista al 2°- 3°- 8° mese.
Odontoiatria per bambini – Pedodonzia
La bocca è il centro della crescita strutturale , funzionale e cognitiva del bambino: in essa si sviluppano le funzioni primarie quali deglutizione e fonazione. Dal punto di vista sensoriale, la bocca è la principale interfaccia con l’ambiente circostante .
Una buona prevenzione e il mantenimento di una dentatura decidua sana permette di guidare lo sviluppo morfologico, sensoriale e funzionale del sistema orale, contribuendo in modo determinante alla corretta crescita generale del bambino.
Ecco perché è fondamentale seguire i bambini sin da piccolissimi: così come avviene con il pediatra nelle monitorizzazioni dei bilanci dei crescita, protocolli di prevenzione della carie possono intercettare e correggere delle eventuali alterazioni funzionali .
Il contatto precoce con la figura amichevole del dentista non potrà che rendere piacevole qualsiasi seduta rendendo quello che è un momento di prevenzione importante un’occasione di “gioco”.
Osteopatia in gravidanza
L’osteopatia può essere molto utile in gravidanza, quando la crescita del pancione porta a cambiare gli schemi posturali preesistenti, accentuando la curvatura lombare e modificando per compensazione la curva dorsale.
Ecco perché nel corso dei nove mesi è facile che la futura mamma si trovi ad affrontare spiacevoli situazioni dolorose che trovano nell’intervento dell’osteopatia una risoluzione alla problematica dolce, non invasiva né traumatica .
Cervicalgie, mal di testa ad esempio possono trovare beneficio attraverso le tecniche manipolative osteopatiche, che sbloccano le tensioni e aiutano il corpo a liberarsi da restrizioni di movimento .
Osteopatia per il bambino
L’osteopatia può essere applicata in tutta sicurezza ai neonati ed ai bambini: l’osteopatia pediatrica utilizza un approccio non invasivo per sciogliere le tensioni del corpo e si serve di leggere pressioni in punti specifici adatti a stimolare la capacità dell’organismo di autopoiesi.
Alcune delle problematiche che trovano riscontro nelle tecniche osteopatiche che sono:
- asimmetrie craniche dovute a errate posizioni del sonno (tenere sempre la testa dallo stesso lato)
- coliche gassose tipiche dei primi mesi di vita
- difficoltà di suzione
- disturbi del sonno
- reflusso gastroesofageo
- problemi posturali
- irritabilità
- otite
- stitichezza
- disturbi urinari
- problemi respiratori
- ritardi dello sviluppo.
Il bambino può essere trattato sin dalle prime settimane di vita!
Nutrizionista in gravidanza
I nove mesi della gravidanza, dal punto di vista alimentare, sono una fase che per molte donne non è semplice da gestire.
L’organismo della futura mamma deve far fronte non solo alle proprie necessità nutritive ma anche quelle del bambino che porta in grembo; il sano e regolare sviluppo del feto dipendono infatti anche da cosa, come e quanto la gestante mangia in gravidanza .
Nutrirsi nel modo giusto, oltre a essere un’abitudine sana, aiuta a trattare correttamente le variazioni fisiologiche che la gravidanza porta con sé.
Per questo è fondamentale, per la sicurezza della salute della donna in gravidanza, affidarsi ai consigli esperti di una nutrizionista che possiede la competenza e la professionalità necessaria.
Nutrizione per il bambino
Ad oggi si seguono ancora le linee guida dell’OMS che indicano precisi tempi di introduzione degli alimenti, rallentando l’introduzione di quelli chi sono gli alimenti ipoallergenici.
Con il cibo inoltre passiamo ai nostri piccoli anche le scelte etiche i valori familiari: è possibile decidere di abituare i nostri piccoli ai cibi per l’infanzia industriali, oppure scegliere alimenti freschi e biologici in grado di assicurare il benessere.
Un esperto in campo nutrizionale potrà anche indicare le strategie giuste, personalizzate, per quanto concerne lo svezzamento e la corretta nutrizione durante primi anni di vita.
Affrontare una buona gravidanza e, poi, i primi mesi di vita del bambino con il supporto di professionisti dedicati e qualificati non può che rendere speciale un momento unico quale è la maternità.
Il lavoro di queste diverse figure professionali ha come obiettivo comune la cura e e il mantenimento della salute della diade mamma-bambino, anche da un punto di vista olistico.
Per questo abbiamo deciso di lavorare insieme, offrendo alle famiglie pacchetti di benessere personalizzati!
Photo credit: Alessandro Alfini – http://www.ard77photo.com
Come sapete, da tempo sosteniamo Alzaia Naviglio Runners e gran parte del nostro Staff corre con questa ASD, che ha come sede sociale proprio il nostro Studio.
Per noi non è soltanto questione di Amicizia, bensì desideriamo promuovere lo Sport come forma di prevenzione di molte patologie più o meno gravi.
Ecco alcuni dati di sicuro interesse, forniti da AIRC:
Purroppo non sempre la prevenzione basta, ed ecco che la ricerca e la cura del cancro necessitano di ingenti fondi. AIRC ha bisogno di aiuto.
Per questo, siamo felici di sostenere la staffetta solidale che quattro soci di Alzaia Naviglio Runners ASD hanno scelto di dedicare, nell’occasione della Milano Marathon 2017, proprio ad AIRC. Condividiamo quindi il loro appello:
“C’è una sveglia che suona puntuale ogni giorno. Estate o inverno, pioggia o sole, l’appuntamento è sempre lo stesso: la chiesetta di San Cristoforo sul Naviglio. Ecco il luogo dove iniziamo o concludiamo gran parte delle nostre giornate. Un piccolo sforzo per vincere le lusinghe del letto o del divano che ci attenderebbe e… Via, si corre! Gambe che si muovono verso un’unica importante direzione: la condivisione. E dopo aver spartito fatiche, fango, pioggia e tantissime altre emozioni, per alcuni soci dell’ASD Alzaia Naviglio Runners, è arrivato il momento di condividere un obiettivo ancora più nobile. In questa preziosissima gara, noi quattro, abbiamo liberamente scelto di gareggiare con AIRC, per tagliare il traguardo più importante di tutti: il sostegno alla ricerca contro il cancro. Un argomento che non può lasciarci, né lasciarvi, indifferenti.Noi siamo Francesco, Cristina, Camilla e Federico. Siamo le Nutrie del Naviglio, aiutaci a NUTRIre la ricerca, DONA ADESSO!”
Per fare la propria parte è sufficiente effettuare una donazione nella pagina dedicata alla Staffetta solidale, sul sito di Rete del Dono.
C’è chi lo fa per allontanare i pensieri, chi per dimagrire, chi per riflettere e prendere le decisioni importanti, chi per sfidare i propri limiti, per sentire quella sensazione di “non ce la faccio più” eppure riuscire ad arrivare sempre fino alla fine: è proprio vero… possono essere tante le motivazioni per decidere di praticare sport, a volte per alzarsi dal letto alle 5 del mattino o per mettersi le scarpe da corsa dopo una giornata lavorativa intensa ci vuole molta, moltissima motivazione.. non so bene se sia una dote o solo caparbietà ma gli sportivi si dimostrano individui capaci di fare sacrifici, tollerare dolori e sofferenze per raggiungere l’obiettivo prefissato.
Per questo mi trovo molto bene nel seguire gli atleti dal punto di vista alimentare… loro sanno cosa vuol dire “determinazione”, sanno cosa vuol dire “sacrificio”.
Inutile pensare che cominciare un percorso dietetico sia una passeggiata per tutti, molto spesso non è così, banalmente potrebbe essere necessario dire di no ad un aperitivo di lavoro, oppure ad una cena in compagnia.
Da Biologa nutrizionista posso dire che è bellissimo e stimolante vedere negli occhi di chi ho di fronte la voglia e la convinzione di portare avanti un percorso alimentare che sia in grado di migliorare o comunque accompagnare una preparazione atletica, perché all’inizio può sembrare solo l’ennesimo tentativo di “andar forte” ma in realtà tutti prima o poi non potranno non sentire la sensazione di benessere, la vitalità, la forza che solo un’alimentazione corretta può apportare all’organismo, così si crea la vera sinergia tra alimentazione e sport.
Mi piace sempre sottolineare quanto non esistano alimenti magici o diete particolari capaci di migliorare la preparazione e\o la prestazione atletica ma solo buone o cattive abitudini alimentari condizionano l’efficienza metabolica e il rendimento atletico.
E allora la domanda che mi fanno tutti: cosa devo mangiare?
Basandomi sulle considerazioni di ordine scientifico, nutrizionale, medico preventivo ritengo che il modello di Nutrizione Mediterranea possa essere inteso come quello più idoneo e proponibile per garantire benessere ed efficienza fisica nello sportivo che sia amatoriale o professionista.
Durante le fasi di allenamento è importante non scordarsi dei carboidrati, gran parte della razione alimentare deve essere costituita da questi, per la maggior parte carboidrati complessi (pasta; pane; riso; mais; orzo ecc.) e in minor misura gli zuccheri semplici (marmellata; zucchero comune; dolci; frutta).
Le proteine devono provenire sia da alimenti di origine vegetale (legumi e cereali) che da alimenti di origini animale (carni, pesce, uova, latte e derivati).
I lipidi devono rappresentare una quota variabile e bisogna stare attenti a considerare anche i “grassi nascosti” oltre che il grasso usato come condimento tra i quali è sempre a preferire l’olio extravergine d’oliva ricco di sostanza antiossidanti e vitamina E.
L’utilizzo di frutta e verdura garantisce l’apporto idrico-minerale-vitaminico di cui l’atleta ha particolari necessità.
L’idratazione è un aspetto molto importante: l’apporto idrico deve essere abbondante e non limitato al momento dello sport, ma distribuito durante l’arco dell’intera giornata.
L’unica caratteristica distintiva dell’alimentazione di un sportivo è rappresentata da un aumentato fabbisogno di energia direttamente correlato all’effettivo aumentato dispendio energetico.
Non devono mai essere saltati i tre pasti principali, colazione, pranzo, cena ma non devono essere sottovalutati gli spuntini, questi per la maggior parte delle persone possono essere “tappa fame” tra un pasto e l’altro, ma per uno sportivo devono essere scelti in base all’allenamento in programma e devono essere in grado di garantire il recupero muscolare, dunque si può parlare di un spuntino pre-work out e uno spuntino post-work out.. senza necessariamente accontentarsi di barrette e soluzioni poco naturali… non smettiamo mai di fare la spesa al supermercato o al mercato!
Il 30 novembre sarò in Studio (Alzaia Naviglio Grande 38) per una serata gratuita dedicata alla tematica “Alimentazione per gli sportivi”, a partire dalle 20,30: parlerò della nutrizione pre, durante e post gara ed effettuerò una dimostrazione della valutazione antropometrica.
Per prenotare il tuo posto puoi scrivere a segreteria@bddstudiodentistico.it. Indica se vorrai partecipare al nostro aperitivo nutrizionalmente corretto: in questo caso, ti aspetto a partire dalle 19,30!
Si sente spesso parlare di postura, sport, performance e delle relazioni fra esse, ma sappiamo in che modo postura e performance sono collegate?
È molto semplice in realtà: l’atleta è un soggetto che per avere il miglior risultato porta il corpo al proprio massimo, attraverso allenamenti mirati e personalizzati, risulta quindi chiaro che se si presenta un dolore o un infortunio la prestazione atletica ne risentirà, ma a volte non è altrettanto chiaro come la postura incida sulla performance.
Per portare il corpo a gareggiare al massimo delle proprie potenzialità l’atleta deve trovarsi in uno stato di equilibrio e benessere psicofisico, quindi sia la mente che il corpo devono essere al meglio per affrontare la gara.
Come possiamo aiutare il corpo a raggiungere la miglior forma fisica? Innanzitutto con un giusto allenamento, che miri alla potenza, alla resistenza e che non dimentichi l’elasticità; in secondo luogo con una buona postura.
E come si ottiene una corretta postura? La postura dipende da numerosi fattori, e per questo è bene rivolgersi a un professionista che valuti la storia clinica del soggetto, lo stile di vita e le abitudini di modo da avere una visione a 360° del paziente, di modo da fornire indicazioni e consigli corretti.
In quale modo possiamo migliorare la postura? Una volta analizzata la postura assunta dal soggetto, si potrà studiare un piano per migliorarla. Come? Esistono diverse strade per il miglioramento della postura, una di queste è il trattamento osteopatico.
L’osteopatia offre un valido aiuto allo sportivo agendo sul sistema muscolo-scheletrico (e non solo) per portare il sistema a muoversi senza tensioni, siano esse di natura muscolare o articolare etc, e in questo modo aiutando l’atleta anche a diminuire il rischio infortuni e incrementare la propria performance.
Esistono altri ausili in grado di migliorare la postura? Assolutamente sì. Nel nostro corpo i vari sistemi non sono parti a se stanti ma lavorano insieme e si influenzano l’un l’altro. Può succedere quindi che la postura sia influenzata da un trauma, da un cattivo appoggio podalico o da un problema di malocclusione, in questi casi specifici si potrà intervenire sul recettore disfunzionale per ripristinarne un corretto funzionamento e di conseguenza migliorare la postura del soggetto.
Per esempio: se il recettore disfunzionale fosse la bocca, il dentista potrebbe ricorrere all’utilizzo di un bite per migliorare postura e performance atletica, valutando caso per caso a seconda del problema presentato.
Sarà dunque il professionista a indicarvi e guidarvi verso il percorso più adatto a voi.
Durante la corsa tutti i distretti del nostro corpo lavorano in sinergia e determinano per la qualità della prestazione.
Non è solo una questione di forza e resistenza esiste una vera e propria strategia corporea che ottimizza il gesto atletico, si chiama schema del passo.
Questo è un meccanismo innato che compensa anche eventuali deficit di funzione del corpo (occhi, bocca, piedi) aumentando però la dispersione energetica ed influenzando il risultato. È possibile analizzare lo schema del passo e trovare delle soluzioni per il miglioramento dello stesso che inevitabilmente conducono ad prestazione proprio identificando l’entrata disturbata,
La corsa risulterà senza carichi asimmetrici e torsioni anomale, quindi meno dispendiosa.
Giovedì 19 maggio abbiamo organizzato una serata speciale: è stata l’occasione per omaggiare il grande maestro Lucio Del Pezzo, che dopo alcuni decenni lascia il suo laboratorio nel nostro cortile.
Abbiamo il privilegio di trovarci in una delle zone più vivaci di Milano, con storie molto interessanti dal punto di vista artistico.
Alcune opere di Lucio Del Pezzo sono ora esposte presso il nostro Studio, vi racconteremo i dettagli in un prossimo post. Vediamo per il momento chi è Lucio Del Pezzo.
Tra i fondatori del Gruppo 58 di Napoli, d’impostazione neosurrealista e neodadaista, Del Pezzo ha collaborato alla rivista Documento Sud.
Le sue opere del periodo 1958-1960 propongono assemblaggi di vari oggetti, tra cui frammenti di stampe e immagini popolari.
Nel 1960 si trasferisce a Parigi dove abita nel vecchio studio di Max Ernst. Ottiene grande successo ed ampi consensi dal pubblico francese, tanto che nel 1965 è nominato membro nel comitato di selezione del Salon de la Jeune Peinture e al Salon de Mai.Nel 1966 ha una sala personale alla XXXIII Biennale di Venezia e l’anno dopo partecipa all’organizzazione della mostra De Metafisica nella Galleria Kruger a Ginevra dove espone con De Chirico, Carrà, Morandi, Sironi e Gnoli e l’anno successivo ha la sua prima personale a Parigi.
Lo Stato francese gli commissiona due grandi sculture all’aperto per un complesso di architetture scolastiche e nel 1970 il pittore inizia la collaborazione come progettista grafico con Olivetti e poi con Renault.
Nel 1973 realizza per il Centre Pompidou di Parigi un’opera, Il muro, che copre due lati della palizzata del cantiere di costruzione del Beaubourg.
Nel 1979 ritorna definitivamente in Italia stabilendosi a Milano dove espone allo Studio Marconi le opere del ciclo De Chirico, “Paraphrases”.
Insegna grafica e illustrazione come assistente alla scuola d’arte del Castello e tiene insieme ad altri artisti italiani una serie di incontri e di lezioni in alcune università e college in California.
Nel 1984 insegna pittura sperimentale alla nuova Accademia di Belle Arti a Milano e lavora al progetto di un film didattico sulla sua pratica artistica.
Del Pezzo è un artista poliedrico: si occupa anche di scenografia, realizzando nel 1990 quella per il balletto “Sogno di una notte di mezza estate” al teatro Valli a Reggio Emilia e nel Teatro Verdi a Parma.
Nel 1994 c’è la sua personale “Omaggio ad Andrea Mantegna”, nella Casa Mantegna a Mantova.
Nel 1998, su commissione dell’architetto Marco Zanuso, realizza una grande pittura per la sede milanese della casa di moda Gian Franco Ferré, mentre nel 2000 disegna per due stazioni della nuova metropolitana di Napoli quattro grandi rilievi ceramici ed una plastica in bronzo.
Sono parte del repertorio di Lucio Del Pezzo i “quadri” o “sculture”: si tratta di pannelli geometrici monocromi, sui quali sono inserite mensole o scavate concavità, che sostengono oggetti geometrici regolari (birilli, uova di legno, bocce, manichini) molto colorati. Nelle sue pitture-oggetto e nei suoi assemblage è sempre presente l’aspetto ludico.
Per il tono ironico e per l’utilizzo di oggetti d’uso quotidiano decontestualizzati, tali opere rimandano alla Pop Art, ma anche alla metafisica di De Chirico, Carrà e Morandi.
Abbiamo la fortuna di essere collocati in una delle zone di Milano a più forte vocazione sportiva, che può però migliorare ancora in termini di sicurezza e fruibilità per chi corre e pedala.
Vi invitiamo a firmare la petizione Alzaia Naviglio Runners su Change.org, per un Naviglio Grande a misura di sport: manca davvero poco per raggiungere le 500 firme, con il tuo aiuto possiamo farcela!