Negli ultimi anni è sempre più in aumento l’interesse verso l’estetica del proprio sorriso e per questo motivo è alta l’attenzione nei confronti degli allineatori: una serie di mascherine trasparenti che progressivamente permette di ottenere l’allineamento dei denti.

Ma che cosa sono precisamente gli allineatori?

Gli allineatori sono delle mascherine termostampate in plastica trasparente, realizzate su misura sulla base di un’accurata scansione delle arcate dentarie (impronta).
La loro prescrizione e realizzazione viene richiesta e guidata dall’ortodontista il quale, dopo aver raccolto tutte le informazioni diagnostiche, si impegna in un’attenta valutazione, prestando attenzione alle variabilità individuali di ogni singolo caso.
Pertanto, il numero totale di allineatori trasparenti necessari per il raggiungimento del risultato ottimale varia da paziente a paziente in base alla malocclusione iniziale e alle caratteristiche interindividuali.

Come funziona una terapia con allineatori?

Ogni allineatore deve essere indossato per tutta la giornata (circa 22 ore), rimuovendolo solo in corrispondenza dei pasti e delle manovre di igiene orale. Il passaggio alla mascherina successiva avviene dopo 14 giorni, anche se in determinate situazioni cliniche e in base al livello di collaborazione, si può procedere con cambi più veloci ogni 7-10 giorni.
Inoltre, per consentire una maggiore predicibilità dei movimenti dentali programmati, è necessario il posizionamento di alcuni “bottoncini” (attachments) in materiale composito estetico, quello delle normali otturazioni. Questi attachments verranno progettati e incollati dall’ortodontista sulla superficie esterna dei denti, consentendo inoltre un miglior fitting degli allineatori.
Durante il trattamento il paziente verrà visitato circa ogni 30-45 giorni per monitorare il corretto andamento della terapia ed intercettare precocemente eventuali problematiche.
Al raggiungimento del risultato finale verrà fornita una contenzione, ovvero un dispositivo (fisso o rimovibile) che consenta il mantenimento nel tempo dell’allineamento ottenuto.
La contenzione è una componente molto importante nell’ambito di una terapia ortodontica dal momento che, nel corso della vita, i denti non rimangono mai fermi e tendono a spostarsi per diverse ragioni.

Quali sono i principali vantaggi di una terapia con allineatori?

  • Estetica: gli allineatori trasparenti una volta indossati risultano praticamente invisibili e non alterano la fonetica. Possono essere portati senza alcun imbarazzo in contesti sociali e lavorativi.
  • Igiene: è intuitivo e ampiamente dimostrato come un trattamento con allineatori trasparenti permetta il mantenimento di un migliore livello di igiene orale al confronto con una terapia ortodontica tradizionale. Infatti, l’assenza di brackets e fili metallici, oltre a consentire un minor accumulo di placca, permette di continuare a lavarsi i denti e a passare il filo interdentale senza particolari impedimenti.
  • Comfort: gli allineatori sono facilmente e velocemente rimovibili per mangiare e il trattamento risulta solitamente molto meno fastidioso per il paziente al confronto con l’ortodonzia fissa tradizionale.
  • Sicurezza: il più facile mantenimento di un ottimale livello di igiene orale comporta un ridotto rischio di carie e infiammazioni gengivali. Inoltre, l’assenza di componenti metalliche che possono causare irritazioni e fastidi, riduce notevolmente il numero di urgenze, evitando di doversi recare in studio al di fuori degli appuntamenti programmati.

Gli allineatori trasparenti vanno bene per ogni paziente?

Come ogni terapia ortodontica, anche quella con allineatori, richiede un’attenta valutazione in fase diagnostica per evidenziare eventuali criticità che potrebbero compromettere la buona riuscita del trattamento. Ad oggi, sebbene la predicibilità di una terapia con allineatori sia elevata per numerose condizioni cliniche, non sempre è possibile la correzione completa della malocclusione e di questo deve essere correttamente informato il paziente prima dell’inizio del trattamento.
A prescindere dalla tecnica ortodontica prescelta, vi sono alcune condizioni cliniche che rappresentano chiari limiti ad un trattamento ortodontico:

  • Presenza di malattia parodontale attiva;
  • Presenza di lesioni cariose attive;
  • Presenza di restauri protesici incongrui (ponti e impianti);
  • Mancata capacità del paziente di rispettare in modo costante e per lunghi periodi le indicazioni fornite dall’ortodontista.

 

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