Lo sbiancamento dei denti è una delle terapie più richieste e dibattute in tempi recenti.

Purtroppo, i nostri denti possono mostrare, assumendo una colorazione giallastra, gli effetti negativi del fumo, di determinate sostanze (caffé, the in foglie) e, soprattutto, dei coloranti utilizzati dall’industria alimentare.

Quando questo accade, è utile ed efficace praticare lo sbiancamento dentale?

Spesso i pazienti chiedono cosa aspettarsi dai dentifrici sbiancanti e quale sia la differenza di risultato rispetto allo sbiancamento praticato in studio.

I dentifrici sbiancanti contengono sostanze abrasive come la perlite, necessarie per rimuovere particelle di cibo e macchie.

Per questo, è consigliabile utilizzarli per un arco temporale limitato per evitare un’eccessiva abrasione della superficie dentale.

Lo sbiancamento professionale dei denti avviene invece sotto controllo di uno specialista (odontoiatra o igienista dentale), garanzia di sicurezza.

L’operatore deciderà con il paziente, in base alle sue necessità, se eseguire il trattamento sbiancante in studio o consegnandogli mascherine per un trattamento domiciliare.

Lo sbiancamento professionale mantiene i denti bianchi per anni se il paziente segue una corretta igiene orale e non eccede con caffé, the e sigarette.

Le pratiche “fai da te” (dentifricio sbiancante, bicarbonato) possono supportare lo sbiancamento professionale, ma non garantiscono gli stessi risultati.